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#1 |
"Amministratore"
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Prima di esprimere miei pareri o altro, desidero esternare un quesito per analizzare tale concetto che ritengo molto importante e formativo da prende sotto analisi. La natura è perfetta? cosa sarebbe quindi la perfezione umana?!
Ovviamente una semplice utopia ma che a cosa mira?!... più ad imitare la natura o a cercare qualche cosa di irrangiungibile che l'essere umano reputa corretto?
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#2 |
Artista del ducato
![]() Registrato dal: Fri Sep 2011
Provincia: Lussemburgo
Messaggi: 1,868
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alla natura non gli ne frega niente dell'estetica, dunque non puo essere perfetta, è com'è, basta!
Siamo noi umani che risentiamo il bisogno di classificare, di giudicare, di dare nomi e fare regole La pianta perfetta non esiste, ci sono piante che mi gustano di piu che altre, poi ad una terza persona è l'incontrario. Questo è un fatto di cultura , educazione e percezione di ognuno di noi. Dando forma ad un albero tramite uno styling , esprimi tutto questo. Se conosci bene tuo mestiere, riesci a commuovere l'osservatore con una pianta "wild", oppure un drago, o anche con un albero assumendo la pace in se stessa tutto armonioso ... Perfezione è una parola poco umile, è piuttosto la semplicità che si deve cercare ! |
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#3 |
Fotoreporter del Ducato
Registrato dal: Fri Oct 2010
Provincia: Roma
Messaggi: 1,550
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Esprimo la mia la perfezione come valore assoluto in pratica non esiste se non per il significato che noi piccoli mortali attribuiamo a tale termine. Non a caso si dice che la perfezione è l'equilibrio delle cose imperfette ed è proprio questo il punto. A mio sommesso avviso più che di perfezione, bisognerebbe parlare di equilibrio perchè e la storia ce lo insegna, gli estremismi non hanno mai portato qualche cosa di buono. Fino a che esiste una condizione di equilibrio tutto il sistema regge diversamente no.
Quindi cercando di ricollegarmi a quanto diceva Andrea la natura nella sua imperfezione è perfetta vale a dire riesce a mantenere il giusto equilibrio nelle cose sbilanciando di tanto in tanto qua e la per poi tornare a bilanciare di nuovo il tutto. Dell'uomo e dei significati che egli attribuisce a questo o a quel concetto è inutile parlarne tanto è una partita persa a priori!
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#4 | ||
"Amministratore"
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#5 |
Inizia a interessarsi
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Provincia: Taranto
Messaggi: 83
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Esprimo il mio pensiero, anche se qui sono forse l'ultimo arrivato.
Io penso che nella natura, ci sia un fondo di perfezione, pensate ad una bella latifoglia in inverno, un olmo ad esempio, avranno tutti un portamente ad ombrello, chi più chi meno, questo è per me la perfezione, perchè una persona con l'occhio allenato, riconosce una pianta solo dalla sua silhouette. Ritengo anche che la perfezione sia da ritrovarsi nella varietà di forme, colori, profumi che tutte le piante hanno, e pensare che, molto probabilmente, sono state tutte originate da un solo cianobatterio, un procariota piccolissimo, è ancora più bello, perchè le piante hanno una forza ad adattarsi incredibile, ed in questo si trova il loro più grande punto di forza. Ma questa di cui parlo, non è una perfezione assoluta, un canone pre-esistente, bensì una perfezione relativa, perchè è l'insieme di quelle analogie, tra varie piante, anche che si trovano agli antipodi, questa analogia è la sopravvivenza, una pianta, nonostante dove nasce rimane (si spera), contribuisce all'evoluzione, e spesso, piante lontanissime, per sopravvivere, raggiungono la stessa "soluzione", quindi diventano sempre più simili. Esteticamente parlando invece, ritengo che non possa esistere una perfezione, perchè ogni pianta ha un particolare che la rende unica, forse, e dico solo forse, può esserci una sorta di canone di bellezza all'interno della stessa specie, cioè quella che noi bonsaisti chiamiamo naturalezza, però una perfezione assoluta non può esistere, in quanto questo attributo "assoluta" discorda con la varietà delle piante, quindi, considerando 2 esemplari che, in relazione alla propria specie, sono perfetti, tra di loro saranno imperfetti in quanto diversi, un esempio per spiegarmi, considerate un abete e un bagolaro, sono uguali? No! Quindi non c'è una perfezione assoluta, un disegno divino o altro, almeno per me, esiste solo una naturalezza della specie, e il minimo per chi ama la natura, ma anche per noi bonsaisti, è rispettare questa naturalezza in quanto tale. Spero di non avervi annoiato! ![]()
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La pratica rende perfetti. |
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#6 |
Comprende il mochikomi
![]() Registrato dal: Mon Oct 2009
Provincia: roma
Messaggi: 307
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Caro Andrea, come si vede che hai respirato l'aria di saggezza del lontano oriente, sono contento che tu ci sia riuscito e sinceramente non ne avevo dubbi,
Il tema che poni é molto delicato la natura é perfetta? Se guardiamo a piccoli aspetti di essa, soffermandoci sul mondo dei bonsai ed in particolare dell'estetica di questi ultimi prenderemmo in considerazione solo un piccolissimo aspetto della natura e questo sarebbe fuorviante. Ciò che è bello per alcuni potrebbe essere brutto o insignificante per altri. Ma se vogliamo davvero dare una risposta a questa domanda dobbiamo guardare alla natura nella sua complessità. La natura in quanto insieme di tutti gli esseri viventi, nel suo eterno dinamismo e nella sua infinita ed incommensurabile grandezza. Se un singolo aspetto della natura può essere considerato una imperfezione: la parte secca di un albero, un edificio crollato, un evento naturale catastrofico, una vita che giunge alla sua fine naturale, il dolore infinito provato da un essere vivente, lo stesso non si può dire se consideriamo questi eventi nella loro complessità. Un ramo che si spezza e cade al suolo diventa cibo per gli animali e al termine di un lungo processo biologico anche il tronco che marcise restituisce alla terra i sali minerali di cui l'albero si era nutrito per diventare tale. La morte di una animale o di un uomo é il principio della vita per una serie infinita di altri esseri viventi. In natura tutto si trasforma e nulla si distrugge. Se pensiamo alla complessità della vita umana o al dinamismo del nostro pianeta, al suo perenne movimento eppure alla possibilità che ci viene offerta di vivere su di esso, se pensiamo alla semplicità di un essere unicellulare rispetto alla complessita di organismi pluricelluari, alla grandezza della terra che riesce a contenerci tutti ed alla sua infinitesimale dimensione rispetto all'infinito dell'universo conosciuto, allora credo che potremmo umilmente dire che la natura é perfetta. Non mi dilungo oltre ed evito volutamente di prendere in considerazione la perfezione dell'uomo sulla quale ci sarebbe molto da discutere. |
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#7 |
Frequentatore del laboratorio.
Registrato dal: Wed May 2010
Provincia: Monfalcone
Messaggi: 1,984
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Mi piace il pensiero di Bat, però anziché equilibrio io l'elemento fondamentale lo chiamerei, anzi lo chiamo "ARMONIA",
senza la quale ogni cosa diventa precaria. L'equilibrio è una contrapposizione di forze apparentemente uguali, mentre l'armonia è una convivenza di elementi che si fondono insieme senza prevaricarsi. La differenza anche se sottile è sostanziale. |
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#8 |
"Amministratore"
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Esatto molte cose coerenti dette, la differenza sostanziale è che la perfezione della natura non è umana e nemmeno concepibile appieno da noi, mi spiego meglio...
la natura sa equilibrare e dare armonia a tutto senza mai pensare a nessun vincolo di tempo, gestisce tutto nell'eternità pensando a ogni singolo essere vivente. Noi invece ci relazioniamo legati ad un lasso di tempo circoscritto e focalizziamo "solo sull'armonia di ciò che ci interessa". Se si va oltre a questo si può cercare di capire. Le mie sono filosofie che però possono aiutare a migliorare il proprio modo di concepire e vivere il bonsai nel corso della vita
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#9 | |
Fotoreporter del Ducato
Registrato dal: Fri Oct 2010
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#10 | |
Fotoreporter del Ducato
Registrato dal: Fri Oct 2010
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#11 | |
Comprende il mochikomi
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Resta la seconda domanda, la più difficile. Certo che se ricerchi la "correttezza" discrimini e giudichi (giusto/sbagliato) e quindi perdi qualcosa. Inoltre essere umani credo sia cosa almeno in parte diversa dalla natura, perchè - a volte purtroppo - noi abbiamo mangiato all'albero della conoscenza - anche se forse troppa ne abbiamo dimenticata - e dunque se ne siamo parte ne siamo anche diversi. E quindi ? Se siamo diversi in quanto abbiamo mangiato dal famoso albero, allora - oltre ad essere parte della natura - è anche cercare di raggiungere la massima conoscenza possibile ? (oltre che tecnico/scientifica, anche della REALTA'). Troppo difficile, comunque riguardo la conoscenza non tecnico/scientifica è già un pò che l'argomento è autorevolmente trattato ... ![]() ![]() ![]() Il Tao che può essere detto non è l'eterno Tao, il nome che può essere nominato non è l'eterno nome. Senza nome è il principio del Cielo e della Terra, quando ha nome è la madre delle diecimila creature. Perciò chi non ha mai desideri ne contempla l'arcano, chi sempre desidera ne contempla il termine. Quei due hanno la stessa estrazione anche se diverso nome ed insieme sono detti mistero, mistero del mistero, porta di tutti gli arcani. T'A MESSO NELLA M***A ANDARE IN JAP !!!! Prossimo passo le arti marziali ... ![]() |
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#12 | |
Comprende il mochikomi
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Provincia: Trieste
Messaggi: 289
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![]() "La nostra relazione con la verità non è statica, poiché la Somma Verità è infinita e può sempre essere conosciuta maggiormente; è sempre possibile immergersi di più nelle sue profondità. Mi pare che c'entri abbastanza con la tua domanda, in quanto ne deriva che la perfezione non è una meta, ma un percorso. L'articolo intero http: //www.repubblica.it/esteri/2014/03/13/news/basta_fondamentalismi_e_pensiero_unico_la_verit_non_esiste_senza_il_dialogo-80876973/ Chi ha studiato la sà mettere giù più facile di noi ignorantoni .... |
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#13 |
Comprende il mochikomi
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Provincia: mondovi',cuneo
Messaggi: 422
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La natura è perfetta fino a quando riesce a seguire il suo corso, la perfezione umana non esiste perché contaminata dalle culture politiche e religiose. Detta così, terra, terra.
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orlj |
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#14 |
Frequentatore del laboratorio.
Registrato dal: Wed May 2010
Provincia: Monfalcone
Messaggi: 1,984
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Da tutta questa conversazione in cui ognuno ci ha messo del suo (giusto così), considerato che è un confronto di opinioni, mi sembra però che una concetto emerga imperioso e fondamentale. "non è la natura che deve capire ed adattarsi all'uomo, bensì è l'uomo che deve adattarsi all'armonia della natura".
Altrimenti si rimane in stazione con la valigia in mano senza sapere che treno prendere.................. |
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#15 |
Inizia a interessarsi
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Provincia: Treviso
Messaggi: 55
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provo a spiegarlo con un diverso esempio...
l'arte greca classica, considerata la culla del senso estetico occidentale, ( anche essa fortemente influenzata dal vicino oriente) era arrivata alla perfetta conoscenza della natura ma non alla mimesi assoluta con essa. I greci ammiravano la bellezza della natura, ne comprendevano l'essenza e i segreti ma si guardavano dall'imitazione fine a se stessa. Dalla natura avevano appreso la perfezione delle armonie auree. Studiandola avevano stabilito matematicamente le proporzioni perfette delle cose. Quindi partendo dall'osservazione e stu*** del modello naturale ne avevano dato una personale interpretazione purificata da tutto quello che poteva apparire disarmonico. Nell'armonia e nella perfezione era possibile l'incontro con il divino. l'approccio orientala alla natura è forse meno razionale ma riflessivo ma il risultato è complessivamente il medesimo... il pittore paesaggista giapponese era capace di rimanere in contemplazione di una cascata o di una montagna per giorni per poi tornato in stu*** farne una rappresentazione essenziale ma pregna del suo vero spirito ripulito da tutto quel che riteneva superfluo... l'arte del togliere è la sostanza! Ultima modifica di ananxx; 23-03-2014 a 23:32 Motivo: correzione |
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