Arakawa maple: Autumn maintenance

Photo above: details of leaf senescence.

INTRODUCTION:
Autumn, coinciding with leaf senescence, is an excellent time to intervene on the foliage of maples, taking advantage of the favorable season, in order to bring order to the branching by intervening where necessary.
In fact, maintenance pruning is carried out in this period: eliminating any twigs that have grown in incorrect positions during the vegetative season and shortening any new twigs that have excessively long internodes; doing so will stimulate the birth of new buds at the base of these the following spring.

Foto sopra: l’acero palmato arakawa in colorazione autunnale, prima degli interventi.

Il presente articolo vede in oggetto un acero palmato arakawa (in un altro articolo ne è stata pubblicata la prima parte). Ora al termine della stagione vegetativa, in concomitanza con la senescenza fogliare, è il momento propizio per mettere in ordine la chioma.
In questa stagione infatti il pianto di linfa (in seguito all’eventuale potatura) non è ancora presente ed inoltre i rami risultano alquanto flessibili.
Si procede quindi ad eliminare le foglie, prestando attenzione di non danneggiare le gemme ascellari a queste, leggermente in anticipo rispetto al naturale momento.

Foto sopra: la superfice del terreno è ormai completamente ricoperta di muschio, quindi si procede a toglierlo, al fine di dare una migliore areazione al terreno nel corso dell’inverno. Questo intervento è particolarmente importante nei climi che presentano inverni molto umidi.

Se nel corso dell’estate il muschio svolge un’importante funzione per l’albero (migliore resistenza al caldo), ora con l’avvicinarsi dell’inverno può dimostrarsi sfavorevole, mantenendo di contro il terreno eccessivamente umido (specialmente nei climi con inverni molto umidi e piovosi). Per tale motivo si procede alla sua eliminazione.




Foto sopra: ci si aiuta con delle forbici e una paletta nella rimozione del muschio superficiale, facendo attenzione a non danneggiare le radici dell’albero.


Foto sopra: dettaglio del nebari dopo la rimozione del muschio.


Foto sopra: non risultando ancora del tutto chiusa la ferita derivante dal taglio della prosecuzione del tronco, si provvede a preservare il durame sottostante dalle intemperie con un apposito prodotto indurente che, penetrando all’interno delle fibre legnose, le rafforza impedendone il deterioramento.

Foto sopra: la ferita al termine del lavoro dopo aver applicato infine il mastice in pasta giapponese.


Far ramificare correttamente gli aceri è un lavoro molto lungo, che richiede tanti anni. Per creare una ramificazione ben strutturata è necessario intervenire sempre nel momento giusto, equilibrando di anno in anno il vigore nelle varie zone.

Foto sopra: esempio corretto di come va fatto ramificare l’acero.



Ora ci si limiterà a una potatura d’equilibrazione del vigore, applicando pochissimo filo solo dove strettamente necessario. Una nuova filatura sarà necessaria tra alcuni anni, dopo che l’albero avrà prodotto una ramificazione più densa; la quale necessiterà di essere aperta e impostata, al fine di garantire aria e luce a tutte le zone.

Foto sopra: durante la potatura della chioma si provvede anche ad accorciare i nuovi rametti che presentano internodi eccessivamente lunghi, come indicato in foto. Così facendo, avendo tolto la gemma apicale, nella primavera seguente nasceranno nuovi germogli dalla base, i quali saranno opportunatamente selezionati e pinzati a tempo debito per contenere la loro lunghezza.


Il ramo di sacrificio in apice ha lo scopo di velocizzare la chiusura della ferita presente e di inspessire il tratto terminale del tronco; verrà eliminato tra una o due stagioni a seconda del risultato ottenuto.
Ora la struttura dell’albero è ben disposta, e negli anni seguenti ci si focalizzerà sul corretto sviluppo della ramificazione di sole forbici.
Una nuova filatura della ramificazione più fina verrà eseguita solo quando la chioma risulterà soddisfacentemente fitta.

Foto sopra: il fronte e il retro dell’acero al termine degli interventi. Il ramo lungo in apice è di sacrificio, e verrà tolto tra una o massimo due stagioni.


Foto sotto: panoramica dell’acero da varie angolazioni.


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